Di Kevin Gerry Cafà
È stata una notte senza emozioni e colpi di scena. La Destra era favorita in tutti i sondaggi delle principali agenzie di analisi delle forze politiche che orbitano nel panorama politico italiano.
Giorgia Meloni governerà il Paese con un forte mandato elettorale, sostenendo l'intera coalizione e il crollo della Lega di Salvini. Dico senza emozioni perché la sensazione che gli italiani volessero un governo guidato dalla Destra si percepiva fin dai tempi del Conte bis. L'attenzione si sposta sicuramente sulle politiche che la Meloni riuscirà ad implementare nei prossimi mesi: i rapporti con l'Europa, il caro bollette, i fondi del PNRR e il destino del reddito di cittadinanza.
La vittoria della Meloni riapre il dibattito su un centrosinistra disastroso che riesce quasi a fare peggio del 2018, quando Renzi portò il PD al peggior risultato della sua storia.
Il Movimento 5 stelle resiste ma non costruendo una coalizione con il PD perde la chance di competere con il centrodestra, mentre Renzi e Calenda conservano le loro graditissime poltrone.
Come ripetuto durante la notte, Calenda ha il merito di aver resuscitato politicamente Renzi, considerato l'esponente di partito meno amato dagli italiani.
Adesso, il centrodestra e soprattutto la Meloni hanno il compito di governare il Paese. A prescindere dal risultato, si fa sempre il tifo per l'Italia, sperando di non imbattersi in un clima che rievoca brutti ricordi.
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