Di Kevin Gerry Cafà
Nonostante la minaccia degli Stati Uniti, aerei e navi delle forze armate venezuelane scorteranno le petroliere iraniane che trasportano barili di carburante verso il paese sudamericano. Le cinque petroliere iraniane trasporteranno benzina per aiutare ad alleggerire le lunghe file nelle stazioni di servizio anche a Caracas, che normalmente erano state immuni da carenze come capitale e sede del potere politico. Infatti, l'idea che il Venezuela possa importare petrolio da un altro paese, potrebbe sembrare quasi un paradosso visto che Caracas detiene le maggiori riserve di petrolio del mondo.
Negli ultimi anni, la produzione di petrolio ha subito un duro colpo, a causa della cattiva gestione delle riserve e la dilagante corruzione sotto la guida socialista di Nicolas Maduro. Oltre a questo aspetto, le sanzioni statunitensi volte a rimuovere Maduro dal potere hanno avuto un effetto negativo sull'economia venezuelana già lo scorso anno con l'inflazione aveva raggiunto il +800.000% e sulla popolazione ancor prima dell'inizio della pandemia da Coronavirus.
Punti in comune
Le sanzioni unilaterali imposte dall'amministrazione Trump volte a porre fine alle esportazioni di petrolio dall'Iran e dal Venezuela - entrambi i principali produttori di greggio - hanno causato non solo un tracollo economico ma la fuga di milioni di venezuelani all'estero. Il Venezuela non è l'unico attore internazionale soggetto alle sanzioni unilaterali degli Usa. Infatti, l'uscita Usa del Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) firmato dall'Iran e dal "P5 + 1", ovvero il blocco composto da Cina, Francia, Germania, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, orchestrata da Obama nel 2015, ha compromesso una lunga serie di equilibri commerciali e politici che erano stati creati allo scopo di facilitare i rapporti diplomatici tra gli Stati. La re-imposizione delle sanzioni americane contro l'Iran e il Venezuela, rientrano in progetto politico del presidente Trump di "rendere l'America ancora più grande".
"Le navi della nostra sorella, Repubblica Islamica d'Iran, sono nella nostra zona economica esclusiva". Il tweet ministro venezuelano del petrolio Tarek El Aissami che accoglie la prima petroliera nella Zee del Venezuela.
La complicata situazione economica dell'Iran e del Venezuela ha causato sentimenti di rabbia, rassegnazione e confusione in entrambi i contesti nazionali. "È arrivata la nave Fortune, la prima delle cinque petroliere che portano benzina e forniture per produrre benzine in Venezuela, nell'ambito di un accordo globale di cooperazione che abbiamo stipulato con la Repubblica islamica dell'Iran. Siamo due popoli pacifisti e pacifici, quello che perseguiamo è il nostro stesso sviluppo. Due popoli ribelli, due popoli rivoluzionari, che non si inginocchieranno mai davanti all'imperialismo statunitense", così ha esultato Nicolas Maduro. D'altra parte, il momento di grave difficoltà per entrambi ha rafforzato le loro relazioni tra questi due paesi che sfidano l'embargo imposto da Donald Trump potendo contare anche dell'appoggio esterno di altri attori presenti nel panorama internazionale: Cina Russia. Gli Stati Uniti per il momento osservano gli sviluppi dell'azione dell'Iran che per il momento assume una connotazione umanitaria.
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