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Immunità di gregge

Il Presuntuoso della settimana è il primo ministro britannico Boris Johnson


Di Kevin Gerry Cafà


Molti di voi sono rimasti colpiti dalle frasi choc pronunciate da Boris Johnson e dalla linea scelta dal governo britannico per fronteggiare l'emergenza legata al Covid19. Niente misure drastiche, usare acqua e sapone e chi ha sintomi non deve recarsi da nessuna parte e rimanere in casa per circa una settimana. Erano queste le "precauzioni" decise dal governo. Insomma, il Regno Unito non era affatto preoccupato dell'emergenza sanitaria che l'Europa e il mondo vive con il fiato sospeso.


Oltre alle dichiarazioni di Boris Johnson, fanno discutere quelle di Sir Patrick Vallance, uno dei pesi massimi della sanità Made in UK, il quale ha dichiarato che il 60% dei britannici dovrà contrarre il Coronavirus per sviluppare l'immunità di gregge. Si tratta di "aprire e chiudere i rubinetti del contagio e proteggere i più deboli". Mmm interessante.


Ma dopo che i morti per il Coronavirus sono raddoppiati nel giro di 24 ore, forse è il caso di smetterla con i rubinetti e preparare il paese alla gestione dell’emergenza.Sembra evidente che la linea morbida intrapresa dal governo britannico rispecchia un po l'atteggiamento dell'intera nazione al Coronavirus.

Gli eventi eventi sportivi svolti in UK nell'ultima settimana come Liverpool-Atletico Madrid, la Bath half marathon di Bristol e la mezza di Liverpool di ieri - che hanno richiamato sulle strade delle due città inglesi quasi diecimila corridori e ancor più spettatori-, rispecchiano la strategia strampalata e controversa del governo britannico che sottovaluta un'emergenza di notevole portata.




Boris don't joke, please.

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