Di Kevin Gerry Cafà
Mancano poche ore al secondo appuntamento dell'Eurogruppo in programma nel pomeriggio. Oltre alle misure da impiegare per sostenere i paesi impegnati nella dura battaglia al #Covid19, le parti valuteranno la linea del rigore intrapresa dall'Olanda nei giorni precedenti, ulteriormente rafforzata dal voto del parlamento olandese che ha approvato due risoluzioni che esortano il governo a non accettare gli #Eurobond e a mantenere saldo il principio legato alla condizionalità per l'utilizzo del #Mes.
La posizione dell'Olanda rende ancor più complicata la possibilità che l'Eurogruppo possa trovare una soluzione sulle iniziative da proporre al voto nella giornata di oggi. Inoltre, come riportano i media europei, il testo delle risoluzioni rileva che "vari commissari europei sostengono apertamente l'introduzione degli eurobond" e chiede al governo di "non accettare mai una proposta che abbia la conseguenza diretta che i Paesi Bassi garantiranno in una certa misura il debito pubblico di un altro Stato".
Il voto del parlamento olandese è un banco di prova anche per le posizioni di Francia e Germania che spingono per trovare l'intesa sul programma Recovery Bond, cioè lo stanziamento di bond comunitari temporanei da usare soltanto per l’emergenza del Covid19. Si tratta di un'iniziativa della durata di 3-5 anni destinato ad emettere debito comune per finanziare la ripresa.
Sul capitolo legato al Mes, bisognerà capire quanto è possibile mediare sul concetto di condizionalità che verrà proposto ai paesi membri. Come sappiamo, Il Mes prevede la valutazione della situazione macroeconomica e finanziaria dei suoi membri, compresa la sostenibilità del debito pubblico: condizione insostenibile e poco negoziabile per Spagna, Italia e gli altri sette paesi firmatari della lettera inviata a Bruxelles dieci giorni fa.
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