La re-imposizione delle sanzioni statunitensi all'Iran e l'uscita unilaterale dall'accordo sono state considerate come espressione del desiderio del presidente Trump di "rendere l'America ancora più grande", annunciata durante la campagna elettorale e diventato lo slogan di questa amministrazione Questa idea ha rovesciato quasi l'intero sistema di alleanze e accordi messi in atto dall'amministrazione americana con Barack Obama. Certamente, l'approccio di Trump simboleggia una netta inversione di tendenza negli anni della presidenza Obama: un'eredità da cui l'attuale presidente Usa prende le distanze, sopratutto nel dialogo con l'Iran e l'accordo nucleare.
Il JCPOA rappresenta un successo importante per l'Unione europea, una prova della sua capacità di influenzare la scena globale come voce complementare e autonoma verso gli Stati Uniti. La firma dell'accordo aveva rafforzato i legami Ue-Iran. Da qualche anno, l'Iran si chiede se la comunità europea sia in grado di preservare e salvaguardare gli sforzi del 2015 per proporsi come partner credibile agli occhi di Teheran. Da quando gli Usa hanno deciso abbandonare gli accordi sul nucleare, la comunità è stata chiamata a tracciare una profonda linea di demarcazione tra le iniziative americane in politica estera e la necessità di considerare l'Iran come un interlocutore in Medio Oriente.
Ue a Onu, sforzo internazionale per preservare accordo
"L'accordo sul nucleare con l'Iran rimane un grande risultato della diplomazia multilaterale, e l'unico strumento per fornire alla comunità internazionale le assicurazioni necessarie riguardo al programma nucleare iraniano. È quindi essenziale che facciamo tutto il possibile per preservarlo". Lo ha detto l'ambasciatore dell'Ue al Palazzo di Vetro, Olof Skoog, parlando a nome dell'alto rappresentante per gli Esteri dell'Unione Josep Borrell, durante una riunione virtuale del Consiglio di Sicurezza Onu sull'attuazione dell'accordo sul nucleare iraniano. "Sfortunatamente, nonostante tutti i suoi risultati, l'intesa è stata sempre più messa alla prova, ora più che mai è necessario uno sforzo internazionale congiunto per preservarla", ha aggiunto, sottolineando che "la sua piena attuazione da tutte le parti è fondamentale". La comunità europea si appresta ad affrontare la scelta difficile tra due opzioni, nessuna delle quali è particolarmente attraente: restare immobili di fronte alle iniziative degli Usa nei confronti dell'Iran o rischiare una frattura transatlantica per il bene di un accordo su cui è stato investito un significativo capitale politico. Inoltre, il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) firmato da Iran e "P5 + 1" (Cina, Francia, Germania, Russia, Regno Unito e Stati Uniti), non è stato solo un successo transatlantico ma l'affermazione di un approccio multilaterale alla questione di enorme portata geopolitica.
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