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La corte degli indifferenti

Di Kevin Gerry Cafà


La nostra rubrica "il Presuntuoso della settimana" coinvolge i 16 giudici che compongono la Corte costituzionale federale tedesca, in virtù della sentenza emessa lo scorso 5 maggio.


Oltre alle conclusioni dell'Eurogruppo, la scorsa settimana è stata caratterizzata dalla sentenza sentenza emanata dalla Corte costituzionale tedesca, riguardo al programma varato da Mario Draghi nel 2015 e noto come PSPP. La decisione dei giudici è legata ad un possibile uso sproporzionato del PSPP nei suoi effetti economici e di bilancio, sottolineando che il Consiglio direttivo della Bce avrà tre mesi di tempo per sostenere il contrario di quanto deciso dalla sentenza della Corte tedesca.


Nonostante si tratti di una sentenza che riguarda l'iniziativa intrapresa dall'ex presidente della Bce nel 2015, ha destato parecchie perplessità tra gli stati membri e le stesse istituzioni europee, riguardo la presunzione della Germania di non rispettare la supremazia del diritto comunitario su quello nazionale. Inoltre, la Corte costituzionale tedesca dovrebbe sapere che la politica monetaria dell'Unione rientra tra le sue competenza esclusive, ponendo l'accento sull'effetto vincolante delle sentenze della Corte di giustizia europea per tutti i tribunali nazionali.


Stupisce l'atteggiamento di molti esponenti del governo tedesco che hanno elogiato la sentenza del supremo organo giudiziario tedesco. Eppure, il primato del diritto dell'Ue e il fatto che le sentenze della Corte di Giustizia dell’Ue sono vincolanti per tutte le corti nazionali, dovrebbero essere due aspetti sufficienti a chiarire ai giudici tedeschi che non è possibile intromettersi nell'azione della Bce. Senza tralasciare che il ruolo svolto dalla Bce è stato di vitale importanza per garantire il perseguimento dell'obiettivo di mantenere la stabilità dei prezzi in tutte i paesi dell'area dell'euro e l'acquisto di titoli di stato che garantisce liquidità alle banche.


La sentenza della Corte costituzionale tedesca che mette in discussione non solo il ruolo svolto dalla Banca centrale europea ma l'intero apparato giuridico europeo, potrebbe screditare l'operato Corte di giustizia europea e indurre altri paesi a considerare le sue sentenze superflue.


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