Il Presuntuoso della settimana è il presidente della Federazione calcistica iraniana Shahaboddin Azizi Khadem
Di Kevin Gerry Cafà
Lo so. Il nome non vi dice nulla. Ma proviamo a capire insieme chi è Shahaboddin Azizi Khadem. Qualche giorno fa, a Mashhad nella città a nord-est dell'Iran, in quella porzione di territorio in cui l'estremismo religioso è endemico nel potere politico, è stato impedito l'accesso allo stadio a duemila donne che avevano acquistato il biglietto per assistere alla partita di qualificazione ai Mondiali contro il Libano. Le stesse sono state respinte dinanzi ai cancelli e, quando hanno protestato, allontanate con l'uso della forza. L'ordine veniva proprio da Shahaboddin Azizi #Khadem, che ha violato così le norme della FIFA.
Dalla sua nascita, la Repubblica Islamica dell'Iran ha vietato l'ingresso delle donne negli stadi. Secondo l'interpretazione dell'ayatollah Khomeini, lo sciismo prescriverebbe tale divieto. La stessa vista di uomini impegnati in attività sportive sarebbe una violazione del comportamento richiesto alle donne, dei costumi imposti dalla tradizione. Si è sempre detto della possibilità che le donne possano assistere alle partite di calcio e di qualsiasi altro sport apporterebbe dei seri progressi alla società civile iraniana. Una ventata di speranza che non è mai arrivata nel Paese, il quale ha fatto ritorno all'esclusione e alla disparità.
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