Di Kevin Gerry Cafà
Il vertice europeo che avrebbe dovuto limare il gap vigente tra le proposte dei 9 paesi firmatari della lettera inviata dall'Italia a Bruxelles e i paesi del nord dell'Europa, si è concluso con la sospensione dei lavori che riprenderanno domani.
Le indecisioni sulle misure da adottare per fronteggiare l'emergenza Coronavirus hanno messo in luce per l'ennesima volta la fragilità e l'inadeguatezza del modello europeo, innescando un meccanismo basato sulla competizione tra i paesi piuttosto che sulla solidarietà e la cooperazione. Non è pensabile costruire un’Europa coesa e unita, se alla base ci sono delle divisioni di carattere economico e finanziario che troppo spesso fanno la differenza in sede negoziale.
Questo aspetto possiamo ritrovarlo nella difficoltà che i due blocchi europei - apparsi nelle ultime settimane - raggiungano un accordo solidale e di unità politica, che li vede contrapposti sull'emissione di titoli del debito comuni e il ricorso al Meccanismo europeo di stabilità senza condizioni.
Nell'ultimatum di 10 giorni fa, è emersa la linea intrapresa da Francia, Italia e Spagna, i quali rifiutano in maniera perentoria l'idea olandese e tedesca di ricorrere al Mes per far fronte all'emergenza sanitaria che prevede riforme economiche supportate dalle istituzioni europee una volta terminata la pandemia.
Sulla proposta francese del debito comune Recovery bond, le distanze sembrano essersi assottigliate nel corso della serata di ieri, vista una possibile apertura della cancelliera tedesca Angela Merkel che potrebbe convergere su questa linea più morbida di credito. L'aspetto da sottolineare è che la condivisione di un debito comune per sostenere i costi di ogni singolo paese solo per fronteggiare il Covid-19 non implicherebbe la mutualizzazione del debito, che spaventa i paesi con debito elevato come l'Italia e potrebbe essere meno difficile da accettare per i paesi del nord. Nonostante i progressi su questo fronte, nessun accordo è stato raggiunto nel corso dell''Eurogruppo. Se ne riparlerà domani.
E' importante sottolineare che la credibilità e la fiducia nell'Europa e nel suo sistema di multilevel governance agli occhi dei cittadini del Vecchio continente, passa anche per le iniziative che verranno decise nel vertice di domani, Questo l'Europa dovrebbe saperlo.
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