Di Kevin Gerry Cafà
Tra qualche ora, il presidente del Consiglio Ue vedrà in videoconferenza il presidente della Commissione, il presidente della Bce e il numero uno dell’Eurogruppo. Alla vigilia di questo vertice europeo, sono arrivate le parole del commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni, il quale ha confermato le divisioni intorno alle strategie europee da attuare in materia economica e finanziaria.
"Se questa crisi diventa un fattore di aumento delle differenze, sarà molto difficile tenere insieme il progetto europeo", ha detto Gentiloni. Si tratta di un chiaro riferimento alla spaccatura creata dalla volontà del gruppo dei 9 paesi di mettere in atto lo strumento noto come Coronabond per mutualizzare il debito. Anche se l'ex presidente del consiglio sottolinea la difficoltà di far passare la linea italiana e degli altri paesi firmatari della lettera inviata a Bruxelles la scorsa settimana.

L'obiettivo è quello di trovare una soluzione tra i paesi membri, al fine di evitare di far passare il messaggio che il Mes sia l'unica soluzione, su cui la Germania continua a far pressione. La possibilità di accedere al Mes ha creato parecchi battibecchi tra i paesi membri, circa le condizioni rigorose commisurate allo strumento di assistenza finanziaria, come si legge nell'art. 3 del Trattato Mes sugli obiettivi del meccanismo stesso. Il Mes prevede la valutazione della situazione macroeconomica e finanziaria dei suoi membri, compresa la sostenibilità del debito pubblico:aspetto che preoccupa i paesi con debito pubblico elevato.
Le trattative ripartiranno già oggi pomeriggio nel corso della videoconferenza.
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