Il Presuntuoso della settimana è Roberto Fiore di Forza Nuova
Di Kevin Gerry Cafà
Sapete. Da quando ho iniziato ad occuparmi di politica italiana, mi sono sempre chiesto cos'ha fatto Roberto Fiore e tanti che la pensano esattamente come lui per questo Paese. Vi sembrerà una domanda scontata e al limite della faziosità. Ma credetemi, è così. Mi sforzo nel dare una riposta ma in realtà non riesco a proprio a darla. Fiore e tanti altri personaggi che vedono la Repubblica come una sorta di male incurabile, credono meritino la revoca della cittadinanza italiana. Non è una questione personale. Ma negli anni, Fiore ha dimostrato di non apprezzare nessuno dei principi contenuti all'interno della nostra Costituzione e di essere un nostalgico di un regime criminale e bandito dalla nostra Carta. E come se Roberto Fiore non voglia vivere in questo Paese e pensa di poterlo destabilizzare tutte le volte che vuole, unendo la sua causa a quella di altre persone, come la questione legata al No al Green Pass. A questo punto, sarebbe necessario estendere la Disciplina giuridica della Legge 91/1992 artt. 3 e 11 sulla rinuncia e revoca della cittadinanza italiana anche a questi casi, introducendo anche la revoca per motivi politici in forte contrasto con i principi stabiliti dalla Costituzione. In Italia, ci sono tantissime persone che vivono nel nostro paese da diversi anni e per qualche strano motivo non possiedono ancora la cittadinanza. Eppure, si tratta di uomini e donne che rispettano la legge, lavorano, nati in Italia, i loro figli frequentano le nostre scuole e non vanno in giro a seminare odio e principi contrari alla nostra Costituzione. Loro si che meritano la cittadinanza. Roberto Fiore no.
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