Di Kevin Gerry Cafà
L'emergenza Coronavirus in Italia continua ad essere sempre più difficile da gestire. I comunicati del premier Conte e i bollettini medici degli ospedali, pesano come un macigno sul morale e sulla quotidianità di ogni cittadino italiano: desideroso di ricevere qualche notizia positiva da coloro che sono impegnati in questa difficile battaglia contro un nemico invisibile. È evidente che le 546 persone decedute in Lombardia nelle ultime 24 ore a causa del Covid-19, hanno fatto scattare l'ennesimo campanello d'allarme tra le mura Palazzo Chigi.
Da qui, è necessario riflettere sulle modalità con cui il governo guidato da Giuseppe Conte decide di fornire tutti i dettagli sulla gestione dell'emergenza. Se riavvolgiamo il nastro fino alla prima dichiarazione del premier, possiamo discutere sulla scelta di presentarsi di fronte alla nazione prima della divulgazione del decreto ministeriale contenente le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID19.
Questa tipologia di approccio ha provocato la corsa alla stazione dei treni, dal Nord Italia in direzione Sud, in piena notte di migliaia di persone, contribuendo all'aumento dei contagi nelle singole regioni. Il tutto condito da una fuga di notizie, che ha consegnato a due note testate giornalistiche italiane la bozza del decreto, a cui il premier aveva solo fatto riferimento nel suo discorso. Errore madornale per un governo che sta affrontando un virus imprevedibile in ogni suo effetto.
L'intervento di ieri sera in conferenza stampa, è servito a stabilire la chiusura di ogni attività produttiva nel territorio nazionale che non sia di cruciale importanza per garantire beni essenziali. Oltre ad evidenziare la scarsa attitudine del premier Conte nel fornire tutti i dettagli del suo provvedimento e l'elenco dei professionisti interessati, si nota l'ennesimo l'errore nel diffondere un messaggio agli italiani prima che il decreto ministeriale venga presentato. Inoltre, le misure di cui Conte parlava nel suo intervento entreranno in vigore solo lunedì. Perché annunciarlo 2 giorni prima?
Questo modo di comunicare alla nazione potrebbe portare le regioni a prendere delle decisioni in maniera del tutto autonoma. La regione Lombardia ha già iniziato. Infatti, in accordo con i sindaci del territorio, le associazioni di categoria e con le parti sociali, il governo regionale ha già emanato nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del Coronavirus, che entreranno in vigore oggi fino al 15 aprile in base all'ordinanza 514.
Insomma, Presidente Conte sia chiaro. A due settimane dal varo delle misure restrittive, qualcosa non ha funzionato, per una serie di ragioni che lei deve chiarire alla nazione e con la giusta tempestività.
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