Di Federica Maganuco
Il miliardario patron di Tesla e Space X in visita privata, fuori da ogni protocollo, dal Santo Padre.
Un incontro, commentato ironicamente sui social con diversi meme, svelato dallo stesso Musk con un tweet.
Un connubio e binomio di due mondi solo apparentemente opposti, considerato che i protagonisti in questione presentano più punti in comune di quel che pensiamo, tra tutti la tecnologia.
Ed infatti è proprio quest’ultima ad essere considerata un utile strumento attraverso il quale migliorare il mondo e l’umanità, nonchè ridurre il riscaldamento globale (tematica, ahimè, nelle ultime settimane sempre più ricorrente) e lavorare contro le catastrofi naturali.
La tutela ambientale, come quella dell’uomo (considerato che é stata anche affrontata la tematica della crisi della natalità-in netto crollo anche nei paesi più avanzati), al centro dei pensieri del Pontefice, da una parte, e del super imprenditore americano,dall’altra.
Nonostante poco tempo fa il Pontefice avesse mostrato il proprio disappunto verso la dipendenza dalle tecnologie e dai media digitali, perché impoverirebbe i rapporti umani, lo stesso ha accolto a braccia aperte l’eclettico imprenditore americano.
Il patron di Testa dopo gli spaziali progetti che lo vedono coinvolto come protagonista nell’ultimo decennio, è partito alla volta del Vaticano per raccontare le sue idee e i suoi progetti per costruire un futuro migliore, più sostenibile per l’umanità, per le generazioni future e attuali.
Sacro e profano si intrecciano, allora, per una buona causa: sfruttare al massimo la tecnologia per aiutare le fasce di popolazioni più bisognose, rendere la stessa quale strumento utile al possibile esercizio di tutti.
Vedremo se questo incontro darà i suoi frutti nel corso delle prossime settimane.
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