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Asse Italia-Algeria e la nuova era del Gas (e non solo)

Di Federica Maganuco


Si è svolto lunedi il quarto vertice intergovernativo di Algeri, ove il nostro Governo e quello algerino hanno sottoscritto due Accordi, dieci Memorandum di Intese, un Protocollo di cooperazione e due Dichiarazioni di Intese.

Nonostante il gas continua ad essere tra i problemi prioritari da risolvere entro tempi certamente stretti, stante i continui tagli di rifornimenti operati dalla Russia nei confronti dell’UE, i protocolli di cooperazione e le dichiarazioni di intese siglate dal Primo Ministro Draghi e dal premier algerino Benabderrahmane toccano diversi settori: dalla giustizia e lotta alla corruzione alle energie rinnovabili ed infrastrutture, dalla promozione storico-culturale all’industria farmaceutica.

In altre parole degli accordi - per così dire - poliedrici che segnano ancora di più la relazione tra Italia ed Algeria, che diventa così il nostro primo rifornitore nazionale di gas, nonché un alleato strategico considerate i legami, sanciti ieri, con riguardo ad ulteriori e fondamentali settori del nostro Paese.

Nonostante la crisi di governo e le problematiche che continuano ad affliggere l’Italia tra l’epidemia che continua la sua ascesa e il conflitto russo-ucraino, il Presidente del Consiglio, accompagnato da un’importante fetta rappresentativa ministeriale, continua la sua missione cercando di accelerare i tempi di perseguimento degli obiettivi prefissati nel programma politico.

Indubbiamente il legame con l’Algeria non è completamente privo di rischi, anche sotto il profilo geo-politico.

Invero, il gas che ora Algeri farà arrivare sulle coste italiane era in origine destinato a Madrid; tuttavia il paese nordafricano (nonostante avesse intrattenuto dei rapporti con l’Italia ancora prima dello scoppio del conflitto russo-ucraino) ha deciso di dirottare le sue forniture altrove perché ai ferri corti con la Spagna, considerato che quest’ultima ha preso posizione a favore del Marocco nella disputa con l’Algeria sul Sahara occidentale.

Un po' come la Russia, la quale ha intensificato sempre di più i suoi rapporti economici e di forniture con la Cina, anche l’Algeria ha usato l’energia come arma.

Chissà se questi accordi siglati dall’Italia con il paese nord-africano possano essere mal visti dal paese iberico, sì da incrinare in qualche modo i rapporti diplomatici con la sempre amica terra spagnola.

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