Il Presuntuoso della settimana è il presidente francese Emmanuel Macron
Di Kevin Gerry Cafà
Venti di guerra continuano a soffiare forti da est. Dopo settimane di colloqui e dialoghi, la possibilità di un conflitto che possa coinvolgere Russia, USA, la Nato e altri attori internazionali continua ad essere concreta.
La Cia ha già indicato mercoledì come il giorno dell'attacco della Russia in Ucraina. Nulla di promettente.
Un mezzo fallimento della diplomazia europea può essere riassunto nella missione di Emmanuel Macron a Mosca di qualche giorno fa. Gli elementi di convergenza, il nuovo ordine di stabilità e la diversa architettura dei confini di cui parlava Macron, pare stiano naufragando in un fallimento simile a quello del rappresentante dell'Ue per gli Affari Esteri Josep Borrell. L'intraprendenza di Macron non ha rinsaldato quel concetto di descalation militare chiesta dal presidente francese a Putin e che tutti i leader europei auspicavano. Il paradosso del dialogo tra Macron e Putin è proprio la mancanza di risultati, visto che il presidente russo non ha mai fatto dei passi indietro sulla questione e sembra intenzionato a trattare solo con gli Usa. Anche se difficilmente gli Stati Uniti di Biden si disimpegneranno dalla contesa come avvenuto in Siria durante l'amministrazione Trump.
A Macron di certo non manca l'audiacia, visto che le sue iniziative in altre aree geopolitiche sono una sorta di habitué. Anche se potrebbero costargli un calo di consensi in vista delle prossime elezioni, visto che la stampa francese e internazionale ha bocciato la sua iniziativa a Mosca.
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