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Una protesta a distanza di sicurezza

Di Kevin Gerry Cafà


Come anticipato la scorsa settimana, oltre a dover fare i conti con la crescita del numero di positivi al Coronavirus, lo stato ebraico sta affrontando una crisi politica senza fine. Più di 2.000 israeliani divisi da qualche metro di distanza in piazza Rabin a Tel Aviv, hanno deciso di protestare contro ciò che considerano l'erosione della democrazia. Diversi manifestanti hanno partecipato virtualmente al raduno del "Black Flag" su Facebook e Zoom, preoccupati per la pandemia ormai dilagante nel paese.



Le proteste della "bandiera nera" erano già iniziate marzo, quando centinaia di israeliani hanno protestato contro la decisione del governo di Benyamin Netanyahu di applicare delle misure estremamente restrittive e giudicate antidemocratiche, che prevedono l'utilizzo di strumenti di Intelligence per monitorare digitalmente i pazienti affetti da Coronavirus senza il loro consenso. Israele è uno dei pochi paesi ad essere in possesso di meccanismi digitali di questa portata, che si scontrano inevitabilmente con una serie di diritti legati alla privacy e alla libertà personale.

Le forti restrizioni non hanno però bloccato i manifestanti che hanno invitato il partito Blu e bianco di Gantz a non unirsi ad una coalizione guidata da Netanyahu, che è sotto accusa per tre casi di corruzione. Il primo è noto alla cronaca come “Caso 1000”, in cui Bibi avrebbe ricevuto, tra il 2007 ed il 2016, da alcuni miliardari regali del valore di circa 240.000 dollari, in cambio di una serie di agevolazioni fiscali per gli imprenditori da cui riceveva i doni

L'ira dei manifestanti si è scagliata contro presidente sul Reuven Rivlin, il quale aveva esteso il mandato di Gantz di altri due giorni per trovare un'intesa con il Likud del premier Netanyahu. Conclusosi senza nessuna novità, lo stesso Rivlin ha affidato alla Knesset il compito di trovare un deputato che avesse una maggioranza di 61 seggi su 120 per formare il nuovo governo. Se entro 21 giorni Il parlamento israeliano non dovesse trovare una soluzione, si andrà per la quarta volta alle elezioni.

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